Avrei voluto dire a Maurizio Spano ...
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da: Dania, 20 luglio 2001 * "Liberi Pensieri"
Strage della
Grottella
A Veglie è stato
eretto un monumento, opera di De Gabriele: prendiamone atto, rispettiamola ed
anche ammiriamola l'opera, se artisticamente lo merita. Questo è dovuto.
"Il
Monumento"
Ho immaginato,
stamattina, di passeggiare per il centro storico di Veglie fino a Largo San
Biagio e di appostarmi davanti all'Atelier di Maurizio Spano per vederlo
all'opera e cogliere ogni espressione, ogni movimento del suo volto, dei suoi
occhi, fino ad indovinarne i pensieri e con loro l'estro creativo.
E ho desiderato di
riuscire a cancellare il rammarico espresso nella sua lettera-sfogo del 21
giugno, apparsa su Veglieonline.
Vedi, avrei voluto
dirgli, Giovanni Palma, Giuseppe Quarta e Flavio Matino è da te che sono
venuti, non per commissionare un'opera grandiosa, possente, magnificente, da
lasciare ai posteri in memoria delle loro imprese, ma a presentare le loro anime
ferite, sapendo che tu avresti potuto cogliere fino in fondo tutto il loro
dolore.
Ti hanno chiesto
un'opera di modesto valore economico, ma di grande attrazione magnetica, onde
potervi scaricare tutta la loro disperazione, come se si sentissero in colpa per
l'essere ancora vivi, in questa terra, in questo paese, senza i loro compagni.
Tu hai capito. Non
li hai indirizzati altrove. Hai fatto tua la loro disperazione, per poterla
trasferire tutta quanta nel progetto. Poi nell'Opera. Non li hai accompagnati
alla ricerca del masso, come l'esperto che presenta i profani, ma sei andato
"insieme" e con loro, sempre "insieme" ti sei impegnato per
ottenere il terreno per la posa.
Questo monumento,
sognato dai tre vigilantes scampati all'eccidio, scolpito con amore sul masso
della solidarietà e posto in luogo generosamente offerto, è unico. Non
può essere secondo a nessuno. Sia il tuo orgoglio di uomo e di artista!
Questo mi è stato
ispirato. Questo avrei voluto dire.
Dania