dialogo

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da: Dania, 07 gennaio 2003 * "Liberi Pensieri"

 

Vogliamo improntare al dialogo i nostri discorsi, Cosimo Fai?

Avrei voluto iniziare così una  mia paginetta: Ciao Claudio Penna! Ho letto il tuo intervento ”Cultura proponibile o improponibile  del 29 dicembre, dove, a causa dello stato d’animo concitato,  hai addirittura accelerato l’arrivo del 2003.  Ma perché sei sempre cosi arrabbiato? Spiegami perché proprio tu, che la musica ce l’hai nel cuore e nella mente, hai scritto d’essere scontento delle programmazioni musical-natalizie dell’Amministrazione Comunale.

E avrei incalzato ancora, dopo essere andata a cercare spunti, nomi, articoli, proprio sui due siti di Veglie, per arricchire la conversazione.

Invece è arrivato per primo  Fernando Leardi di Veglienews, che ha fatto proprio quello che avrei desiderato fare io, aprendo un dialogo con Claudio, in maniera civilissima ed amichevole, nonché chiara, affinché il discorrere fosse alla portata di tutti i lettori,  tanto da coinvolgerli ed invogliarli ad intervenire su questo argomento di pubblico interesse.  Discorso, il suo, indiscutibilmente intellettuale e costruttivo.

L’intervento di Cosimo Fai, visto che è stato sollecitato, avrebbe dovuto essere un coronamento alle buone intenzioni di Fernando Leardi, invece qualcosa non ha funzionato, qualcosa ha fatto scattare degli impulsi imprevedibili. Mi ha così incuriosito, da voler iniziare da qui il mio intervento e con questa precisa domanda:

Con chi ce l’hai?

Conosco virtualmente Cosimo Fai. Ricordo molto bene d’essere intervenuta a suo tempo su Veglienews  per rivendicargli  il massimo dei voti, con la lode,  per il suo libro   “Spigolature di Vita Religiosa”, che  testimonia, a mio parere e non solo,   l’amore per il suo paese e per la sua gente. Non per quanto possa valere, ma per convinzione, quel mio intervento sarei pronta a ripeterlo.

Ma qui non si tratta di mettere in discussione l’amore per il proprio paese, questo sentimento che a Veglie non è al singolare. E’ il  sentimento che ho subito scoperto e toccato con mano   fin dalle prime navigazioni su  Veglieonline.

Non si tratta più neppure di  chiedere  a Claudio Penna perché non sia d’accordo con le programmazioni, la cosa  è passata in secondo piano. E’ divenuto più importante, ora,  chiedere a  Cosimo Fai da quanto tempo stesse aspettando l’occasione per scaricare il suo animo da tanto risentimento.

Stanco degli intellettuali? Difficile crederlo, visto il registro del  suo intervento che tutto è, tranne che terra-terra.

Stanco di lavorare tanto e di non veder riconosciuto dagli altri il proprio impegno e la propria fatica? No, perché,  dice,  da tanto tempo, ha sostituito il termine  “altri” con “me stesso medesimo”.

Stanco di non vedere riconosciuto il lavoro e l’impegno serio di tante persone? Dubito.

Sono passati, incredibilmente inosservati, tanti personaggi e tanti avvenimenti vegliesi, che avrebbero meritato  un plauso o un incoraggiamento!

Il desiderio di difendere l’operato dell’Amministrazione Comunale? No, perché qui si tratta di scelte, non di errori.

Scherziamo? Certo che l’Assessore alla Cultura, con tutto quello che ha da fare  non deve andare in giro, alla vigilia di Natale,  per  chiedere quali siano gli interessi culturali  dei ragazzi! Certo che no! Perché dovrebbe  essersene ben informato prima, molto prima.  E non è detto che non lo abbia fatto!

Credo sia necessario che Cosimo Fai si rimangi la promessa di non più intervenire sull’argomento (quale fra i tanti?) perché troppi sono gli interrogativi che ha suscitato con il suo lungo articolo. E i lettori hanno dei diritti.
Dania