Ancora chiarimenti sulla sicurezza stradale
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da: Massimiliano Politano, 13 luglio 2001 * "Liberi Pensieri"
In risposta a Calcagnile Davide e Giovanni D'Elia desidero smentire le loro critiche dimostrando pienamente come la vena polemica si basi su un fondamento alquanto instabile e sia alimentata soltanto da una sano scopo esibizionista.
Veniamo ora ai punti che mi venivano contestati:
1) La segnaletica è mancante soprattutto quella orizzontale. E' impensabile che non ci siano segnalazioni per i limiti di velocità, attraversamenti pedonali, dossi artificiali e qualsivoglia altro strumento che determini una diminuzione della velocità in una zona che è a tutti gli effetti un centro abitato anche se periferico. La disattenzione degli automobilisti, inoltre è senza dubbio facilitata dal comportamento altamente disinteressato della polizia municipale la cui presenza non serve da deterrente per l'acquisizione di un comportamento più conforme al codice della strada.
2) Sono pienamente d'accordo che ogni automobilista dovrebbe essere cosciente dei rischi a cui va incontro non utilizzando la cintura di sicurezza. Ma non è possibile pensare che ognuno rispetti le regole per coscienza.Tra i vari compiti attribuiti alla polizia municipale c'è anche quello di sorveglianza del traffico assicurandosi che le norme del codice della strada vengano rispettate. Perché in alcune città del nord le regole vengono rispettate da tutti? C'è gente più "coscienziosa" o un controllo più rigoroso?
Mi sarebbe alquanto difficoltoso immaginare un paese, uno stato in cui ognuno rispetta le regole solo per autocontrollo e per dovere morale: se mai esistesse un luogo così, questo non apparterrebbe certamente alla terra!
3) Perché affrontare il problema a carattere generale e non scendere nel dettaglio visto che la zona è ben determinata? I collaudatori della "Prototipo" sicuramente hanno scambiato il quartiere come un circuito automobilistico: non penso sia delittuoso mettere in evidenza questo annoso problema che viene perentinamente ignorato dalle forze dell'ordine!
4) L'uso del casco a Veglie è sempre stato facoltativo e questo non và bene, poiché spesso i pochi a portarlo vengono visti con scherno e derisione.La legge, ben fatta a mio avviso, ha il solo scopo di poter salvare qualche vita umana. Le morti per incidente stradale sono ai primi posti in Italia:la legge ha il solo scopo di abbattere questo triste primato rendendo le vie di circolazione più sicure.
Ringrazio il sito Veglieonline per la
gentile pubblicazione e colgo l'occasione per invitare Davide e Giovanni a
visitare la zona, prendendo atto della fondatezza di quanto sopra e
precedentemente esposto.
Distinti Saluti
Massimiliano Politano