IL SINDACO CARLA' REPLICA A GRECO

"Facciamo una Fondazione ma anche il Monumento"

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del sindaco di Veglie Roberto Carlà sulla proposta avanzata dall'ex primo cittadino Antonio Greco di dare vita ad una Fondazione intitolata ai caduti della "Strage della Grottella". Nella sanguinosa rapina caddero tre guardie giurate della Velialpol. Il dibattito è aperto.

Egregio prof. Greco,

riscontro la Sua lettera aperta e tengo a ribadire alcune considerazioni che ho già avuto modo di comunicare nel corso dell'ultimo Consiglio comunale del 14 novembre scorso cui Lei ha partecipato.

Un argomento così tragico, come la strage della Grottella, non può essere sicuramente oggetto di differenze di credo politico, ma mi consentirà di aggiungere che possono esistere diversi modi per ricordare un avvenimento nel pieno rispetto delle altrui convinzioni.

Devo premettere che l'argomento della realizzazione di un monumento in ricordo delle "Vittime della Grottella" è stato posto all'ordine del giorno del 27 ottobre scorso solo all'esito di un percorso che ci ha visti dibattuti tra un forte e collegialmente sentito dovere morale e la volontà di garantire il massimo rispetto dei sentimenti dei familiari delle tre vittime e di arrecare agli stessi il minimo disagio possibile. Ed è stata grande la sorpresa, in molti nostri concittadini, l'aver rilevato la Sua astensione in sede di votazione della proposta deliberazione.

Lei ha scritto "... la memoria individuale è meno importante e meno espressiva di quella collettiva..." e "... Luigi, Rodolfo e Raffaele non appartengono più solo alle loro famiglie o all'Istituto presso cui lavoravano ma ad un paese intero o ad un'intera provincia...". È stato proprio il convincimento dell'importanza dei "sentimenti collettivi" che ci ha indotto a concludere che era necessario ricordare l'avvenimento anche ad un solo anno da quel triste giorno e nel pieno rispetto del dolore dei familiari che, certamente, nessun tipo di rappresentazione potrà acquietare.

La realizzazione di un monumento è sembrato un modo concreto ed idoneo per additare all'intero paese e all'intera provincia delle vittime e soprattutto per conservare il ricordo alle future generazioni.

Insieme a Luigi, Rodolfo e Raffaele avremmo in animo di ricordare anche quanti hanno sacrificato la propria vita in adempimento del proprio servizio.

Il ricordo, l'esempio, la memoria personale fanno parte del bagaglio culturale e formativo di ogni individuo così pure il ricordo, l'esempio e la memoria comune contribuiscono a costituire l'essenza stessa della collettività.

Per quanto sopra ritengo accoglibile, come già riferitele nell'ultima seduta del Consiglio Comunale, il suo appello alla nascita di una Fondazione in memoria delle vittime della "Strage della Grottella" cui tutte le persone e gli Enti sensibili possono aderire ma è anche, ritengo, da condividere l'idea di ricordare le vittime con un monumento. Chi può, infatti, arrogarsi il diritto di stabilire quale cosa sia più adatta a rappresentare i sentimenti di singoli e/o della collettività? Credo nessuno!

E come considerare tutti i monumenti esistenti? Non sono forse una reliquia della memoria comune? Concludo auspicando che tutte le valide iniziative per rendere o-maggio ai tre concittadini tragicamente   scomparsi vengano portate avanti e La saluto.

                      Roberto Carlà

 

 

Da Il Quotidiano di Lecce, 22 novembre 2000.