le antenne non le vogliamo

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da: Veglieonline, 28 febbraio 2003 * "Liberi pensieri"

 

Puntualmente, in qualche paese e cittadina leccese si ripresenta qualche articolo di cittadini che chiedono al loro sindaco di togliere le antenne dei telefonini. Più volte abbiamo parlato su questo sito di questo problema. A Veglie abbiamo diverse antenne  del genere e da molto tempo: lì dove erano collocate si trovano ancora tutte. 
Noi siamo rimasti sempre alle stesse dichiarazioni ufficiali del sindaco del marzo 2001.   Il periodico di informazione dell'Amministrazione Comunale, del dicembre 2002, aveva solo queste quattro righe sull'argomento: «In materia di sanità ed ambiente, si è promossa la partecipazione del Comune di Veglie ai bandi POR in associazione con altri Comuni per conseguire finanziamenti finalizzati a realizzare un monitoraggio dell'inquinamento elettromagnetico e ad avviare gli interventi previsti nell'ambito del progetto Agenda 21 locale.» dell'assessore all'Igiene, Sanità, Ambiente, Gestione immobili e Beni patrimoniali dott. Mario Albano. Qualche notizia in più su questo argomento di interesse primario per i cittadini, l'avremmo letta volentieri su quel periodico.

Mi sembra esemplare il comportamento delle scolaresche di Trepuzzi e dell'Amministrazione Comunale che si è mossa in difesa dei suoi cittadini. Tra l'altro, il ricavato della concessione di affitto per l'antenna, dovrebbe servire a monitorare in modo continuo l'elettromagnetismo cittadino.

A parte tutto quello che si può dire dell'elettromagnetismo, al tempo di Marconi si parlava del "raggio delle morte" - lo stesso Mussolini sembra che facesse un certo affidamento strategico/militare su queste onde hertziane - rimane il fatto che sembra non ci siano sufficienti studi ufficiali che provino la loro  pericolosità sulla salute dei cittadini, ma questo significa anche che non ci sono sufficienti studi ufficiali che provano la loro "innocuità" sulla salute dei cittadini!!! Significa che stiamo ragionando così: andiamo avanti a tentoni, vediamo come va a finire... per adesso lasciamo tutto lì, poi in futuro vedremo se sono state onde negative o meno. Cioè, come al solito, stiamo giocando sulla pelle e sulla salute dei cittadini.

C'è da chiedersi se non esistono studi ufficiali o se, piuttosto, non sono noti i risultati degli studi, se conviene o meno rivelare i risultati degli studi, se qualche enorme multinazionale non preferisca piuttosto sottacere i risultati finali.

Credo che sia assurdo utilizzare alcuni strumenti senza essere certi della loro pericolosità o della loro innocuità, soprattutto quando si ha a che fare con sistemi che possono causare danni visibili a distanza di molto tempo.

Immagino la lungaggine spesso tecnica di diverse decisioni e dei vari processi amministrativi e politici, ma da due anni sembra che non si sia mosso assolutamente nulla ed un sito più idoneo ancora non lo si è trovato. Se così non è saremo lieti di essere smentiti e di pubblicare notizie diverse su questo argomento.

RIPORTIAMO QUESTA NOTIZIA MOLTO INTERESSANTE: UN PRIMO CASO DI DIAGNOSI DI UNA PATOLOGIA COLLEGATA DIRETTAMENTE CON LE EMISSIONI DI UN RIPETITORE