parliamo della "nostra" politica
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da: A.B., 10 dicembre 2003 * "Liberi Pensieri"
La "nostra" politica Con questa mia riflessione vorrei rispondere al professore Caputo riguardo le sue ultime dichiarazioni, nelle quali ha chiarito la sua posizione politica. Ma diamo un giusto peso alla politica. E qui il peso riguarda solo essa o l'operato politico a Veglie e non l'operato politico nazionale. Quello lo lasciamo ai signori che lo gestiscono, che sono ben lungi da noi cittadini di un paese di provincia. Pertanto non mi interessa la Cirami o la Gasparri, per le quali, è ovvio, ci sono dei risvolti che spettano solo all'interpretazione del cittadino libero in un paese democratico.Caro professore, mi piacerebbe che lei parlasse dei problemi attuali che, dal punto di vista stretto non la riguardano più, non ricoprendo più cariche nella P.A., ma parli anche dei problemi che la riguardavano all'epoca più da vicino. Il problema del voto clientelare c'è oggi, e c'era anche quando lei era consigliere di maggioranza, non nascondiamoci dietro un dito. Mi spieghi allora perché nel giro di una notte 2000 voti volano da una parte all'altra. E non è difficile capire il perchè... Se non sta capendo la aiuto, perché non si raggiunsero gli accordi con una parte, e quindi il gioco è fatto... E poi professore, non rinneghi chi ha sostenuto in passato le liste del centro sinistra. Si sa gli imprenditori, soprattutto quelli che si occupano di settori pubblici, cioè quelli alla ricerca dell'appalto, sono dei mercenari, un giorno stanno con uno e un altro giorno stanno con qualcun'altro. Si sa e non lo neghiamo! Per quanto riguarda il gran macello che c'è stato per la circonvallazione, premetto che mi congratulo con lei e con l'allora amministrazione per l'opera, ma mi perdoni prof. quando è stato disegnato il tracciato, è mai possibile che non ci si sia accorti che si passava nel bel mezzo di una voragine di 100 metri (x) di cava? Se lei mi risponde che all'epoca del tracciato non c'era la cava, allora le ribatto che non siete stati abili a controllare l'illecità dell'operato dell'imprenditore oppure qualcuno ha voluto chiudere un occhio anzi due. Sta di fatto che l'opera è stata realizzata ma, da quando è stata inaugurata il blocco è evidente! Quindi, sinceramente, se l'imprenditore ha voluto tirare acqua al suo mulino, bloccando un'opera necessaria ed importantissima per lo sviluppo, (anche il suo) credo che lo ha voluto lui stesso e che quindi i lavoratori dovrebbero rivalersi sul loro capo e non sulla P.A. E continuo con altre opere ma mi limito a dire che, si fanno ma si completano e soprattutto si sfruttano! Vedi palazzetto o struttura fieristica o dulcis in fundo convento dei francescani. Con questo non voglio attaccare lei personalmente o altri, ma le voglio far capire e, come ho accennato nella mia ultima, che la politica e il modo di amministrare è sempre lo stesso da decenni. Quindi amministrazioni democristiane o cattocomuniste è lo stesso. Incappate tutti nello stesso errore!
Sarà pur giusto, perché altrimenti non vincete, ed è
per questo che ho detto che l'ignoranza è nella gente e viene
sfruttata da chi di turno.
A.B. |