Antenne RIPETITORI di telefonini

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segnalato da: Veglieonline.it, 08 ottobre 2002 * "Liberi Pensieri"

 

Spesso la Gazzetta, ed altri quotidiani, riportano notizie di problemi tra cittadini e aziende che vogliono installare i propri ripetitori per telefonini ed altri tipi di ripetitori  nella propria città. La Gazzetta di Lecce odierna riporta il caso di Trepuzzi, una cittadina che ha detto il suo "no" al ripetitore dell'Alcatel; una cittadina che ha detto il suo "no" con duecento firme e alla quale si è unita la sua Amministrazione: "l'amministrazione, rappresentata dal vice sindaco Giovanni Chirizzi, dall'assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Miglietta e dall'assessore all'Urbanistica Pino Perlangeli, ha fatto presente all'Alcaltel che il sito prescelto in via De Prestis, oltre a non essere gradito ai residenti della zona che hanno presentato 200 firme al sindaco Cosimo Valzano, non è compatibile con il piano urbanistico in fase di definizione...". Encomiabili un po' tutti.

A Veglie, nell'aprile del 2001 sono state raccolte ben 800 firme per chiedere all'Amministrazione Comunale di spostare le antenne che si trovano in via Diaz, via Alfieri e via della Repubblica. 

Ci sono state interrogazioni dell'opposizione, tante discussioni, diverse repliche sui quotidiani locali (vedi rubrica Politica di questo sito)... ma dopo un anno e mezzo cosa è cambiato?
L'amministrazione ha anche promesso che le antenne sarebbero state spostate in un altro sito: non si è ancora trovato questo sito? Si dovrà attendere ancora molto? Ci sarà qualche altro impedimento che ne rimanderà la rimozione?

Nel consiglio comunale del 16.03.2001 si è discusso del tema «elettromagnetismo»: "Approvazione Regolamento in materia di campi elettromagnetici prodotti da sistemi di telecomunicazione e radiotelevisivi operanti nell'intervallo di frequenze comprese tra 100 Kilohertz e 300 Gigahertz"; la conclusione è riportata nelle dichiarazioni del 21 marzo 2001. Tutti noi cittadini siamo rimasti a quella dichiarazione che prospettava la conclusione della problematica e la rimozione delle antenne in tempi relativamente brevi.

In un altro consiglio (28.09.2001) si è parlato di "Individuazione di aree idonee all'installazione di sistemi di telecomunicazione e radiotelevisivi operanti nell'intervallo di frequenza compreso tra i 100 Khz e 300 Ghz".

Sappiamo che si sta movendo qualcosa, ma ci piacerebbe sapere, ufficialmente, oggi a che punto si trova tutta la questione.
Claudio Penna