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        La Riforma MORATTI 
              La legge n. 53 del 
              2003 ha riformato l'intero sistema scolastico dell'istruzione e 
              della formazione. E' una legge che si colloca su una lunga scia di 
              leggi nazionali primarie e secondarie (e normativa dell'UE), che investono la scuola fin 
              dagli inizi degli anni Novanta.  
              Tutto possiamo dire che sia cominciato nella Conferenza Nazionale 
              della Scuola tenutasi a Roma tra la fine di gennaio e i primi di 
              febbraio del 1990: lì si è disegnata la mappa della scuola del 
              futuro.  
              Sono state emanate poi importanti leggi che riguardano tutto il 
              settore della Pubblica Amministrazione (settore al quale 
              appartiene anche la Scuola). La legge sulla trasparenza del 1990, 
              la legge Bassanini (n. 59/97) di fondamentale importanza per la 
              pubblica amministrazione e il cui articolo 21 riguarda proprio la 
              scuola; la legge 3/2001 che ha modificato il Titolo V della 
              Costituzione. Tante altre leggi hanno contribuito a modificare 
              l'assetto pubblico e, moltissime di queste, hanno inciso in modo 
              diretto sulla scuola. 
              L'ultima riforma 
              della scuola risale a G. Gentile, nel 1923; non sono poche le 
              realtà della scuola che addirittura risalgono ancora a quella 
              riforma. Con il ministro del centrosinistra Berlinguer è stata approvata una legge di 
              riforma, la n. 30/2000, ma con il cambio di legislatura è stata 
              espressamente abolita sia questa legge 30/2000 sia la legge 9/1999 che 
              prevedeva l'innalzamento dell'obbligo scolastico a 15 anni. 
              La legge 53/03 è 
              una legge-quadro delega e, come tale, ha bisogno di alcuni decreti 
              (decreti delegati), che dovranno essere emanati entro 24 mesi 
              dall'entrata di vigore della presente legge (che, ricordiamolo, è 
              entrata in vigore il 17 aprile 2004). Questi decreti dovranno 
              attuare i vari punti della legge. Per adesso è stato emanato un 
              solo decreto delegato, il n. 59 del 19 febbraio 2004. Questo 
              decreto delegato (o decreto legislativo) attua la riforma nel 
              primo ciclo di istruzione. Il decreto n. 59/04 è stato 
              accompagnato dalla Circolare Ministeriale n. 29 del 5 marzo 2004 
              che contiene istruzioni e indicazioni sul decreto legislativo n. 
              59. Inoltre, il 25 marzo 2004 è stato approvato in via preliminare 
              lo schema del decreto legislativo sulla "Istituzione del 
              Servizio Nazionale di Valutazione del sistema di istruzione e di 
              istruzione e formazione nonché riordino dell'Istituto nazionale 
              per la valutazione del sistema dell'istruzione". 
              I decreti delegati 
              di questa legge dovranno tenere conto di alcuni principi stabiliti 
              dalla legge quadro:  
               
              a) è promosso l'apprendimento in tutto l'arco della 
        vita e sono assicurate a tutti pari opportunità di raggiungere elevati 
        livelli culturali e di sviluppare le capacità e le competenze;  
              b) sono promossi il conseguimento di una formazione 
        spirituale e morale, anche ispirata ai principi della Costituzione, e lo 
        sviluppo della coscienza storica e di appartenenza alla comunità locale, 
        alla comunità nazionale ed alla civiltà europea;  
              c) è assicurato a tutti il diritto all'istruzione e 
        alla formazione per almeno dodici anni o, comunque, sino al 
        conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età; 
        l'attuazione di tale diritto si realizza nel sistema di istruzione e in 
        quello di istruzione e formazione professionale e garantendo, attraverso adeguati 
        interventi, l'integrazione delle persone in situazione di handicap;  
              d) il sistema educativo di istruzione e di formazione 
        si articola nella scuola dell'infanzia, in un primo ciclo che comprende 
        la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, e in un 
        secondo ciclo che comprende il sistema dei licei ed il sistema 
        dell'istruzione e della formazione professionale; 
              e) la scuola dell'infanzia (ex scuola materna), di durata 
              triennale, concorre all'educazione e allo sviluppo affettivo, 
              psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine 
              e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, 
              autonomia, creatività, apprendimento, e ad assicurare un'effettiva 
              eguaglianza delle opportunità educative; nel rispetto della 
              primaria responsabilità educativa dei genitori, essa contribuisce 
              alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e, nella sua 
              autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza la 
              continuità educativa con il complesso dei servizi all'infanzia e 
              con la scuola primaria; 
              f) il primo ciclo di istruzione è costituito dalla scuola 
              primaria (ex scuola elementare), e dal primo ciclo di scuola 
              secondaria di primo grado. 
              La scuola primaria promuove, nel rispetto delle diversità individuali, 
        lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e 
        sviluppare le conoscenze e le abilità di base fino alle prime 
        sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, ivi 
        inclusa l'alfabetizzazione in almeno una lingua dell'Unione europea 
        oltre alla lingua italiana, di porre le basi per l'utilizzazione di 
        metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi 
        fenomeni e delle sue leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di 
        orientamento nello spazio e nel tempo, di educare ai principi 
        fondamentali della convivenza civile. La scuola secondaria di primo 
        grado (ex scuola media), attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita 
        delle capacità autonome di studio ed al rafforzamento delle attitudini 
        alla interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso 
        l'alfabetizzazione e l'approfondimento nelle tecnologie informatiche, le 
        conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e 
        alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà 
        contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e 
        metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell'allievo; 
        cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa 
        progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti 
        alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati 
        alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione; 
        introduce lo studio di una seconda lingua dell'Unione europea; aiuta ad 
        orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione; il primo 
        ciclo di istruzione si conclude con un esame di Stato, il cui 
        superamento costituisce titolo di accesso al sistema dei licei e al 
        sistema dell'istruzione e della formazione professionale; 
              g) il secondo ciclo, finalizzato alla crescita 
        educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il sapere, 
        il fare e l'agire, e la riflessione critica su di essi, è finalizzato a 
        sviluppare l'autonoma capacità di giudizio e l'esercizio della 
        responsabilità personale e sociale; in tale ambito, viene anche curato 
        lo sviluppo delle conoscenze relative all'uso delle nuove tecnologie; il 
        secondo ciclo è costituito dal sistema dei licei e dal sistema 
        dell'istruzione e della formazione professionale; dal compimento del 
        quindicesimo anno di età i diplomi e le qualifiche si possono conseguire 
        in alternanza scuola-lavoro o attraverso l'apprendistato; il sistema dei 
        licei comprende i licei artistico, classico, economico, linguistico, 
        musicale e coreutico, scientifico, tecnologico, delle scienze umane; i 
        licei artistico, economico e tecnologico si articolano in indirizzi per 
        corrispondere ai diversi fabbisogni formativi; i licei hanno durata 
        quinquennale; l'attività didattica si sviluppa in due periodi biennali e 
        in un quinto anno che prioritariamente completa il percorso disciplinare 
        e prevede altresì l'approfondimento delle conoscenze e delle abilità 
        caratterizzanti il profilo educativo, culturale e professionale del 
        corso di studi; i licei si concludono con un esame di Stato il cui 
        superamento rappresenta titolo necessario per l'accesso all'università e 
        all'alta formazione artistica, musicale e coreutica; l'ammissione al 
        quinto anno dà accesso all'istruzione e formazione tecnica 
superiore; 
              h) ferma restando la competenza regionale in materia di 
        formazione e istruzione professionale, i percorsi del sistema 
        dell'istruzione e della formazione professionale realizzano profili 
        educativi, culturali e professionali, ai quali conseguono titoli e 
        qualifiche professionali di differente livello, valevoli su tutto il 
        territorio nazionale se rispondenti ai livelli essenziali di prestazione 
        di cui alla lettera c); le modalità di accertamento di tale rispondenza, 
        anche ai fini della spendibilità dei predetti titoli e qualifiche 
        nell'Unione europea, sono definite con il regolamento di cui 
        all'articolo 7, comma 1, lettera c); i titoli e le qualifiche 
        costituiscono condizione per l'accesso all'istruzione e formazione 
        tecnica superiore, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 69 della 
        legge 17 maggio 1999, n. 144; i titoli e le qualifiche conseguiti al 
        termine dei percorsi del sistema dell'istruzione e della formazione 
        professionale di durata almeno quadriennale consentono di sostenere 
        l'esame di Stato, utile anche ai fini degli accessi all'università e 
        all'alta formazione artistica, musicale e coreutica, previa frequenza di 
        apposito corso annuale, realizzato d'intesa con le università e con 
        l'alta formazione artistica, musicale e coreutica, e ferma restando la 
        possibilità di sostenere, come privatista, l'esame di Stato anche senza 
        tale frequenza; 
              i) è assicurata e assistita la possibilità di cambiare 
        indirizzo all'interno del sistema dei licei, nonché di passare dal 
        sistema dei licei al sistema dell'istruzione e della formazione 
        professionale, e viceversa, mediante apposite iniziative didattiche, 
        finalizzate all'acquisizione di una preparazione adeguata alla nuova 
        scelta; la frequenza positiva di qualsiasi segmento del secondo ciclo 
        comporta l'acquisizione di crediti certificati che possono essere fatti 
        valere, anche ai fini della ripresa degli studi eventualmente 
        interrotti, nei passaggi tra i diversi percorsi di cui alle lettere g) e 
        h); nel secondo ciclo, esercitazioni pratiche, esperienze formative e 
        stage realizzati in Italia o all'estero anche con periodi di inserimento 
        nelle realtà culturali, sociali, produttive, professionali e dei 
        servizi, sono riconosciuti con specifiche certificazioni di competenza 
        rilasciate dalle istituzioni scolastiche e formative; i licei e le 
        istituzioni formative del sistema dell'istruzione e della formazione 
        professionale, d'intesa rispettivamente con le università, con le 
        istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica e con 
        il sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, stabiliscono, 
        con riferimento all'ultimo anno del percorso di studi, specifiche 
        modalità per l'approfondimento delle conoscenze e delle abilità 
        richieste per l'accesso ai corsi di studio universitari, dell'alta 
        formazione, ed ai percorsi dell'istruzione e formazione tecnica 
        superiore; 
              l) i piani di studio personalizzati, nel rispetto 
        dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, contengono un nucleo 
        fondamentale, omogeneo su base nazionale, che rispecchia la cultura, le 
        tradizioni e l'identità nazionale, e prevedono una quota, riservata alle 
        regioni, relativa agli aspetti di interesse specifico delle stesse, 
        anche collegata con le realtà locali. 
              Con i prossimi 
              articoli vedremo da vicino i vari segmenti di questa nuova scuola 
              che, a partire dal prossimo anno scolastico 2004-2005 riguarderà 
              tutte le classi dell'attuale  scuola elementare e soltanto le 
              prime classi di prima media che si formeranno  a settembre 
              2004. Questo significa che nella scuola elementare (ormai scuola 
              primaria) la riforma riguarderà tutte le classi, anche perché la 
              scuola elementare è stata investita da una fase di 
              sperimentazione, quindi già conosce le novità della riforma 
              Moratti; mentre per le scuola media entrerà a regime, nel 
              2004-2005 solo le prime classi; nel 2005-2006 le prime e le 
              seconde classi, dal 2006-2007 riguarderà tutte le classi della 
              scuola media (ormai scuola secondaria di primo grado). 
              Sul sito
              www.edscuola.it, 
              nella sezione "Riforma Cicli" è possibile trovare tutte le leggi e 
              i decreti che riguardano la Riforma, sia nella fase di 
              sperimentazione che in questa attuativa (ovviamente il tutto è 
              reperibile - anche se in forma meno pratica - sulsito del 
              ministero
              
              www.istruzione.it). 
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